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Lucca antica piccola capitale ma città europea circondata da una pianura denominata delle Sei Miglia, bella e quasi incontaminata ancora a vedersi dall'alto delle colline e dei monti che la racchiudono. Lucca, il suo fiume e il suo contado sono i luoghi, il contesto entro il quale l'autore di questo libro compie - senza timore di divagare e perdersi - percorsi che definisce eccentrici, fra ricordi di generazioni passate e stupori e visioni presenti, attento a fare del vissuto e della memoria personali memorie e vissuti collettivi. Se è vero, come Francesco Petrini afferma fin dalla premessa, che ogni città ha i suoi Geni - divinità degne di venerazione per dirla con la Vernon Lee che i residenti spesso ignorano al punto, talvolta, di farli fuggire - allora questo che qui descrive è un viaggio che tutti potrebbero felicemente intraprendere nella propria città o magari in altre città d'Europa e del mondo, per godere - come i colti e fortunati protagonisti del Grand Tour - della meraviglia e del conseguente squisito premio che la scoperta dei Geni che vi albergano offre.